Pubblicato il 6° Rapporto sull’inclusione finanziaria e il 18° Rapporto sul microcredito in italia

microcredito 2025_PerMicro

Una ricerca a cura di Gruppo Banca Etica, c.borgomeo&co., Rete Italiana di Microfinanza e Inclusione Finanziaria.
Con il contributo di Etica Sgr, Microcredito d’Impresa, PerMicro e il sostegno di Coopfin, Fondazione Mons. Vito De Grisantis, Fondazione Antiusura Nashak.

ABSTRACT // RICERCA COMPLETA

Questa è la terza edizione del rapporto annuale sul microcredito e l’inclusione finanziaria, esito di un’importate collaborazione tra Gruppo Banca Etica, borgomeo&co. e Rete Italiana di Microfinanza e Inclusione finanziaria (RITMI). Con questo rapporto si aggiorna l’analisi sulle sfide e sulle problematiche che interessano l’inclusione finanziaria. Non si tratta solo di uno strumento di approfondimento, ma anche di proposta politica e operativa su come rafforzare e sviluppare le pratiche di microcredito in Italia e migliorare l’inclusione finanziaria nel nostro paese. I dati vengono letti alla luce dello scenario socio-economico e finanziario italiano, allo scopo di elaborare proposte rivolte tanto al mondo finanziario quanto a quello istituzionale, tese a migliorare il quadro delle misure e dei programmi da rafforzare e perfezionare per il bene delle persone e delle comunità.

Dall’elaborazione di Banca Etica sui dati dell’ultima indagine di Banca d’Italia sui Bilanci delle Famiglie al 2022, emerge come circa il 3% dei nuclei familiari in Italia non possieda alcuno strumento bancario. L’analisi conferma la perdurante debolezza delle aree meno sviluppate del Paese e delle persone in maggior difficoltà. Di fronte a questa situazione, le famiglie in maggior difficoltà non vedono nell’accesso al credito una reale occasione di supporto. Una situazione che non sorprende considerando gli eventi che hanno attraversato il periodo di rilevazione: dalla conclusione dei programmi di sostegno avviati durante la pandemia, agli impatti della guerra in Ucraina sul costo delle materie prime; sulla crescita dell’inflazione e le conseguenti politiche monetarie restrittive attivate da parte della Bce, che hanno così innalzato i tassi di interesse e, in sostanza, reso più oneroso l’accesso al credito.

Questa edizione della ricerca si sofferma, inoltre, su due target che presentano un rischio particolarmente elevato di esclusione finanziaria: donne e migranti.  Da un lato, l’inclusione economica di genere appare frenata anzitutto dalla limitata partecipazione delle donne al mercato del lavoro resa ancor più complessa dal limitato accesso alle posizioni di vertice e dai gap retributivi che troppo spesso favoriscono l’abbandono del lavoro e la totale dedizione al lavoro di cura. Dall’altra parte, l’inclusione dei cittadini stranieri ha vissuto tre fasi: da una prima timidezza del sistema, si è presto passati a un maggior interesse da parte delle banche, le quali hanno adottato approcci universalistici o specialistici, sebbene nella maggior parte dei casi si sia assistito a una formula di offerta intermedia, tesa ad affiancare all’offerta di prodotti tradizionali altri strumenti o servizi dedicati.

Dinanzi alle tante sfide aperte dell’inclusione finanziaria di persone e comunità fragili, il microcredito si conferma una risorsa importante ma non ancora pienamente sviluppata. Di fronte a un sistema che si va strutturando, servirebbe però un cambio di passo nell’impegno delle istituzioni verso una piena valorizzazione del microcredito.  Nel 2023, secondo i dati elaborati da borgomeo&co., grazie al lavoro di promozione di 127 soggetti, sono stati concessi microprestiti (quasi sempre senza bisogno di garanzie personali) a 17.785 beneficiari, per un ammontare complessivo di oltre 298 milioni di euro. Rispetto al 2022, si registra una discreta crescita del numero di prestiti (+2.106, pari al 13,4%) e un forte incremento dell’ammontare prestato (+84 milioni, pari a +39,2%) così come del prestito medio (+54% sul 2022).

 

Presentazione del 6° Rapporto sull’inclusione finanziaria e del 18° Rapporto sul microcredito in Italia.