Impatto economico e sociale: i risultati dello studio su PerMicro

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Donne e giovani i più fragili. Posti di lavoro e sviluppo tra i risultati dell’attività della principale realtà italiana attiva nell’inclusione finanziaria

 Oltre 9.000 beneficiari e 3.600 posti di lavoro nati in 14 anni dal sostegno di PerMicro.

Nel 2024 sono stati 3.030 i progetti sostenuti con oltre 35 milioni di euro concessi: il 39% delle imprese finanziate risulta guidato da donne e il 31% da giovani sotto i 35 anni, confermando l’attenzione di PerMicro ai più fragili.

 Benigno Imbriano, AD di PerMicro: “Nel 2024 PerMicro ha raggiunto per la prima volta nella sua storia il pareggio di bilancio. Nuovo punto di partenza per le future sfide e opportunità di crescita”.

 

Torino, 11 giugno 2025 – L’inclusione finanziaria può trasformare in profondità le condizioni economiche e sociali di individui e comunità. È quanto emerge dal nuovo studio d’impatto presentato oggi da PerMicro, la più grande società italiana che si occupa di inclusione finanziaria erogando credito a persone in condizioni di vulnerabilità, e realizzato da Triadi, spin off del Politecnico di Milano e dedicato all’innovazione e all’impatto sociale.

La Ricerca ha preso in esame gli effetti generati dall’attività di PerMicro nel periodo compreso tra il 2009 e il 2022, delineando un quadro in cui il credito accessibile si rivela leva concreta di emancipazione, stabilizzazione economica e coesione sociale, creando opportunità in particolare per donne, giovani sotto i 35 anni e cittadini migranti.

La presentazione dei risultati si è tenuta oggi a Torino presso la sede di Ersel Banca Privata, con la partecipazione di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Narval Investimenti, soci di PerMicro, ed è stata l’occasione per fare il punto sul valore sociale ed economico dell’inclusione finanziaria nel nostro Paese. All’incontro sono intervenuti Francesca Giubergia, Presidente di PerMicro, Benigno Imbriano, Amministratore Delegato di PerMicro, Mario Calderini, Professore ordinario presso la School of management del Politecnico di Milano e Direttore di Tiresia, Gabriele Guzzetti, Direttore Generale di Triadi spin off del Politecnico di Milano, Alberto Eichholzer, Responsabile Direzione Finanza di Fondazione Compagnia di San Paolo, Cristina di Bari, Presidente della Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e Guido Giubergia, Presidente di Ersel Banca Privata e Narval Investimenti.

Principali risultati della misurazione dell’impatto sociale generato da PerMicro negli anni 2009-2022

Dalla sua fondazione nel 2007 a oggi, PerMicro ha erogato oltre 40.000 crediti, per un valore complessivo che supera i 336 milioni di euro.

L’impatto sociale misurato dalla Ricerca per il periodo 2009-2022 mostra che sono oltre 9.000 i beneficiari del credito concesso da PerMicro, tra persone e microimprese, inizialmente escluse dai canali bancari tradizionali. In 14 anni PerMicro ha registrato una crescita media annua del 30% nelle somme erogate, passando da 1,5 milioni di euro nel 2009 a 26 milioni nel 2022. Sono 3.601 i posti di lavoro creati grazie alle attività imprenditoriali nate con il sostegno di PerMicro, che hanno visto il coinvolgimento di donne, giovani sotto i 35 anni e cittadini stranieri.

Lo studio conferma il ruolo del microcredito quale strumento efficace per contrastare la precarietà: più di 1.700 imprenditori hanno migliorato la propria condizione lavorativa e oltre 2.500 hanno registrato un aumento del reddito mensile.

I vantaggi si estendono anche al sistema pubblico: la crescita del reddito e dei consumi generata dalle attività supportate da PerMicro ha comportato un incremento delle entrate fiscali per lo Stato, stimato in 123 milioni di euro tra imposte sul reddito e gettito derivante dai consumi. Inoltre, la riduzione della dipendenza da sussidi ha generato un risparmio per le casse pubbliche pari a 18,3 milioni di euro.

Principali risultati del 2024

La Ricerca rileva che nel 2024 sono 3.030 i progetti sostenuti da PerMicro a favore di famiglie e piccoli imprenditori, con oltre 35 milioni di euro erogati e una crescita del 14% nell’assistenza alle microimprese e dell’8% in quella alle famiglie, rispetto all’anno precedente.

Si conferma, inoltre, l’attenzione verso i segmenti più fragili: nel 2024, il 39% delle imprese finanziate da PerMicro è guidato da donne (in crescita rispetto al 37% del 2023) e il 31% da giovani sotto i 35 anni, di cui 57 under 26.

L’impatto dei progetti sostenuti 2024 sarà valutato, coerentemente con la metodologia sviluppata, a distanza di 24/36 dall’erogazione; una scelta che consente di cogliere gli effetti consolidati delle azioni promosse.

Lo Scenario

Lo scenario italiano della microfinanza continua a mostrare segnali di criticità. Secondo l’elaborazione di Banca Etica sui dati Banca d’Italia relativi al 2022, circa il 3% delle famiglie – quasi 600mila nuclei, pari a 1,3 milioni di cittadini – non possiede alcuno strumento bancario. Sebbene il dato mostri un miglioramento rispetto al 2020, con oltre 500mila famiglie che hanno acquisito un conto corrente o simile in due anni, la vulnerabilità resta concentrata nelle aree meridionali e tra i redditi più bassi. Il 77% delle famiglie escluse, infatti, ha un reddito annuo inferiore ai 17.000 euro.

In questo scenario, la microfinanza si conferma una leva strategica per colmare le disuguaglianze, promuovere la giustizia sociale e rafforzare il tessuto economico del Paese. Favorire l’accesso al credito significa restituire dignità e possibilità, trasformare l’esclusione in partecipazione e costruire un’economia più resiliente, inclusiva e orientata al bene comune.

Francesca Giubergia, Presidente di PerMicro, ha dichiarato: “PerMicro è la più grande società che in Italia si occupa di inclusione finanziaria erogando credito a persone in condizioni di vulnerabilità su tutto il territorio nazionale, con una mission di inclusione sociale. Pur essendo una piccola realtà, rispetto ai colossi della finanza, siamo considerati un unicum in Italia e perfino in Europa. Desidero ringraziare il prof. Calderini e il dott. Guzzetti per il lavoro che hanno svolto nel rappresentare in cifre l’impatto generato da PerMicro”.

Benigno Imbriano, Amministratore Delegato di PerMicro, ha dichiarato: “Il 2024 ha visto PerMicro raggiungere per la prima volta nella sua storia il pareggio di bilancio. Per noi tuttavia non è un traguardo, ma un nuovo punto di partenza. Siamo consapevoli che l’at­tuale modello e la sua conseguente strategia, possono essere in grado di generare valore economico e sociale, replicabile nel tempo. A conferma di questo, vi sono i numeri presentati dal team del Politecnico di Milano: guardiamo avanti con grande determinazione e con la volontà di consolidare la parte economica e incrementare i nostri volumi creditizi ad impatto sociale”.

Mario Calderini, Professore ordinario presso la School of management del Politecnico di Milano: “La misurazione dell’impatto sociale non è mai un punto di arrivo, ma un punto di partenza per comprendere i cambiamenti generati e adattare strumenti e strategie alle sfide emergenti. I risultati emersi dalla ricerca offrono una base solida per riflettere sul ruolo che il microcredito ha avuto, e può ancora avere, nell’inclusione economica e sociale. Il lavoro svolto con PerMicro mostra come la valutazione può contribuire non solo a rendicontare l’efficacia dell’azione, ma anche a promuovere un’evoluzione del microcredito, affinché continui a rispondere in modo efficace e mirato ai bisogni di chi resta ai margini”.

Guido Giubergia, Presidente di Ersel Banca Privata e Narval Investimenti: “È per me una grandissima soddisfazione essere qui oggi a celebrare un traguardo tanto importante quanto simbolico. Diciotto anni fa, con Fondazione Paideia, abbiamo dato vita a PerMicro con l’obiettivo ambizioso di offrire un’alternativa concreta e sostenibile per l’inclusione economica e sociale. Oggi, possiamo dire con orgoglio che quell’intuizione è diventata una realtà solida: PerMicro ha raggiunto il pareggio di bilancio e, con questo risultato, può camminare con le proprie gambe. È un passaggio fondamentale, che testimonia la maturità del progetto e l’efficacia del modello di microfinanza che abbiamo costruito e sostenuto in questi anni. L’impatto sociale che PerMicro continua a generare ci ricorda che l’impresa può e deve essere anche strumento di cambiamento positivo. E questo traguardo non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza per nuove sfide e nuove opportunità di crescita.”

Cristina Di Bari, Presidente di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ha dichiarato: “La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, ente impact oriented di Fondazione CRT, è partner di PerMicro dal 2009, con l’obiettivo di ampliare la platea di accesso al sistema creditizio, attraverso percorsi di affiancamento alle persone che desiderano uscire da una condizione di instabilità finanziaria. Fornire supporto e strumenti abilitanti per la gestione di una microimpresa o per superare un momento di difficoltà nel bilancio familiare, significa rafforzare la comunità nel suo complesso, creando opportunità di crescita economica e di stabilità sociale. Leggere attraverso un prezioso monitoraggio i dati che sono emersi negli anni è certamente utile a consolidare un modello di finanza sociale sempre più rispondente ai bisogni di una fascia media della popolazione, spesso intraprendente e operosa, oltre che meritevole di un accompagnamento per consolidare la propria funzione attiva nella società.”

Alberto Anfossi, Segretario Generale di Fondazione Compagnia di San Paolo, ha dichiarato: “La missione di PerMicro, che prevede di fornire credito a soggetti non bancabili, è evidentemente di difficile realizzazione basandosi soltanto su strumenti di mercato e tuttavia risponde a un bisogno sociale molto rilevante, come testimoniano le misure di impatto oggi presentate. Dopo un lungo percorso possiamo dire oggi che PerMicro è in grado di perseguire la sua missione in modo sostenibile, basando la propria operatività sull’autofinanziamento. Come Fondazione Compagnia di San Paolo, siamo particolarmente soddisfatti di avere contribuito, con i nostri capitali pazienti, a raggiungere questo risultato”.

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La metodologia della ricerca per PerMicro

PerMicro ha avviato nel 2015 con il Politecnico di Milano un percorso strutturato di misurazione del proprio impatto sociale, oggi portato avanti da Triadi spin-off del Politecnico di Milano. Dopo una prima fase incentrata sull’analisi dei prestiti erogati tra il 2009 e il 2014, la valutazione è stata progressivamente estesa agli anni successivi e, dal 2021, è diventata un’attività sistematica, con misurazioni annuali effettuate a 24–36 mesi dall’erogazione del finanziamento. Questo approccio ha permesso non solo di rendicontare i risultati raggiunti, ma anche di migliorare l’efficacia delle azioni future attraverso una lettura approfondita dei cambiamenti sociali ed economici generati.