WELFARE in PerMicro: il progetto WECAREINCET

Welfare_intervista Brianza

Dal 2020 PerMicro è partner del progetto WECAREINCET finanziato dal bando “WECARE – Welfare Cantiere Regionale”: la strategia per l’innovazione sociale della Regione Piemonte, per ora primo ed unico esempio a livello nazionale di strategia integrata, nata dal lavoro di un tavolo inter-assessorile composto dagli assessorati alle Politiche Sociali, della Famiglia e della Casa; ai Diritti Civili e Pari Opportunità; alle Attività produttive; all’Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale.

Operativamente, la strategia prevede un set di diverse misure di sostegno all’innovazione sociale, stimolando processi collaborativi sui territori (distretti di coesione sociale), sperimentazione di servizi innovativi, welfare aziendale, iniziative imprenditoriali a impatto sociale, iniziative di sperimentazione sui territori, intese come azioni di sistema.

Abbiamo intervistato Isabella Brianza, Resp. Direzione Risorse Umane in PerMicro, che è referente in azienda del progetto WECAREINCET e ci racconta come PerMicro ha avviato dei processi di welfare grazie al progetto.

Il progetto “WeCareIncet” nasce per dare valore alla diversità e al welfare. Perché PerMicro ha deciso di entrare nella cordata di partner?

E’ stato un vero incontro di stile e di mission. Il progetto “wecare” unisce diverse realtà – liberi professionisti e aziende – tutte accomunate dal desiderio di dare valore alla diversità. PerMicro – in qualche modo – lavora con coloro che sono “diversi” o comunque non rispondono completamente ai tradizionali canoni di accesso al credito. Inoltre, l’altro grande obiettivo del progetto è l’innovazione e la tecnologia, assi su cui PerMicro sta cercando di crescere.

Quando si parla di innovazione e tecnologia in azienda si pensa immediatamente a profili quali startup o aziende high-tech: quali sono i possibili passi per una PMI come PerMicro in questo senso?

Piccoli passi possibili. Sicuramente la pandemia ci ha “imposto” di dotarci tutti – anche i colleghi della sede – di cellulare aziendale e pc portatile, e – come tante aziende italiane – ci aspetta ora il passaggio da remote working a smart working.

La raccolta della firma del cliente a distanza, un software che faciliti lo scambio dei documenti ed il workflow del processo del credito, quello core aziendale sono i due principali obiettivi di innovazione

La pandemia in corso ci ha obbligati a ragionare sul concetto di “lavoro agile”: quali obiettivi si è data come resp. Risorse Umane in azienda, anche grazie ai contributi del bando?

Tutti i colleghi si son messi in gioco con l’arrivo di una novità importante, ovvero l’introduzione ad ottobre dell’Office 365: messaggistica istantanea, condivisione dei file, possibilità di fare gruppi di lavoro ove tenere verbali e documenti di riferimento. Innovazione per noi sarà soprattutto lasciare spazio al nuovo, in particolare al cosiddetto “lavoro agile” che va molto oltre il lavoro in remoto: capacità di ridurre il numero delle mail, di lavorare in modo condiviso sui documenti, per processi ed obiettivi.

Sarà importante coltivare e allenare una soft skill particolarmente importante al giorno d’oggi: la capacità di “imparare a disimparare”, ovvero distaccarsi dalle abitudini e dai concetti già acquisiti, aprirsi al dialogo senza paura di riconoscere che anche le idee invecchiano e con loro strumenti e metodologie.

PerMicro ha nel suo dna il tema dell’inclusione finanziaria. Quale altro tipo di inclusione intende raggiungere grazie a questo progetto? Ci può raccontare alcuni esempi?

Sicuramente l’inclusione dei soggetti con disabilità. La collaborazione con Abile Job – partner dell’Associazione Temporanea di Impresa (ATI) del Bando WeCare – ci ha condotti per mano, con grande professionalità e delicatezza, nello scoprire che il processo di selezione delle categorie protette è assolutamente identico, anzi per certi versi ancora più appassionante perché entri in contatto con storie di vita molto toccanti. Renzo Marcato ha intuito da subito il candidato adatto alla nostra realtà e – nonostante i mesi di incertezza e indecisione – siamo riusciti insieme ad inserirlo a settembre nell’Area Gestione Clienti dove – da subito – si è orientato con disinvoltura.

C’è qualche buona prassi già agita da uno degli altri partner di progetto, che l’ha particolarmente colpita?

La prassi che mi affascina maggiormente è come guidare le aziende al cambiamento: oggi ci sono liberi professionisti che guidano i responsabili ad apprendere metodologie – semplici ed efficaci – che possano raggiungere livelli di alta performance del team, un esempio tra tutti meeting di 7-8 minuti fatti una volta al giorno in cui tutto il team si allinea su quanto fatto il giorno prima e quello che è in priorità nella giornata in corso. Tempo, efficacia, produttività, condivisione delle attività e dell’orientamento al risultato sono le principali speranze di miglioramento per le risorse umane di PerMicro!