A Roma, il 4 ottobre, si è tenuto un incontro fra tutti gli operatori del settore per discutere e confrontarsi sulla situazione della rete italiana del microcredito e analizzarne difficoltà e prospettive.

Tema del confronto gli strumenti di cui deve dotarsi la microfinanza per poter assolvere ai suoi obiettivi strategici di lotta alla povertà e all’esclusione economica e sociale.

Per un approfondimento sull’argomento:
www.microfinanza.it

Il Fondo per il Microcredito della Regione Lazio prova a tracciare un primissimo bilancio dopo tre mesi d’attività, e i risultati incoraggiano.

Sia perchè le cifre di un progetto partito da zero sono di tutto rispetto (450 finanziamenti erogati, 7000 richieste), sia perchè l’impatto sociale dimostra di essere all’altezza delle aspettative e di aver saputo interpretare intelligentemente la definizione mutevole e particolarissima di “non bancabile”: persone che hanno bisogno di denaro per spese non preventivate di prima necessità, microimprese che operano in settori in cui sono diffuse l’economia sommersa e l’usura, collettività finanziarie come condomini, mutue, cooperative, per progetti di ristrutturazione di immobili secondo criteri di eco-compatibilità e di accessibilità, detenuti ed ex.

Una regione importante, con molti problemi da risolvere, che comunque stanzia 3,5 mil di euro e agevola (e paga) un processo di formazione della rete sociale diffusa sul territorio (parrocchie, circoli arci, piccole associazioni …) perchè imparino a capire se i progetti presentati segnalino emergenze reali e una volontà di riscatto sul lungo periodo, perchè diventino le capillari diramazioni e si interfaccino con i beneficiari e le banche convenzionate per rendere operativa questa operazione di sostegno differente ed innovativa.

Visita la pagina dedicata al Fondo della Regione Lazio

Si è concluso martedì 28 agosto, il quarto forum mondiale Nord Sud organizzato dal Movimento Mondiale delle scuole di Etica ed Economia, dalle fondazioni Etica ed Economia di Roma e Bassano del Grappa.

Il forum, che si è svolto con il patrocinio del Comune di Roma, del Ministero degli Esteri e con l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, si è tenuto all’interno del Villaggio Impresa di Mahajanga, nel nord ovest del Madagascar e ha visto la presenza di oltre 300 persone di cui 130 provenienti dall’Italia.

Il Villaggio Impresa, realizzato grazie ad un progetto di scambio di capacità imprenditoriali iniziato attorno agli anni ’90 con il coinvolgimento di PMI del Nordest italiano, ha visto la nascita di nuove attività ad opera dei giovani malgasci. Si è così sviluppata un’area produttiva di piccole imprese create da imprenditori locali, che occupano al momento una sessantina di persone.

Nei giorni del forum è iniziata la sperimentazione della Mutua Fide Bank, un primo passo per la creazione di un istituto per il microcredito.

Alla fine dei lavori è stato firmato un documento conclusivo, redatto dal sociologo Ulderico Bernardi, presidente del comitato scientifico del Movimento, nel quale viene siglata la validità del progetto del Villaggio Impresa come modello di cooperazione per uno sviluppo più equilibrato al fine di diminuire la distanza tra i paesi del Nord e del Sud del mondo e si manifesta la volontà di realizzare altre esperienze simili.

Tullio Chiminazzo, anima e fondatore del Movimento, ha chiuso i lavori ricordando che “Se i paesi sviluppati possono validamente contribuire attraverso la condivisione di conoscenze e competenze allo sviluppo dei paesi poveri, popoli come quello malgascio -sostiene Chiminazzo – possono aiutare gli abitanti dei paesi ricchi a recuperare quell’umanità che i paesi occidentali stanno progressivamente perdendo”.