L’ex direttore operativo di PerMicro, Barnaba Trinca ha pubblicato il recente volume “La via della Microfinanza”.

Milano, 10 marzo 2021 – Un libro che spiega i fondamentali della microfinanza, l’alternativa al sistema di credito tradizionale che concede prestiti ai cosiddetti soggetti “non bancabili”, ovvero che non possono fornire garanzie. Il microcredito copre infatti uno spazio che gli operatori finanziari del mercato trascurano perché sono  sempre meno capaci di interloquire con operatori economici delle fasce deboli, nel Nord e nel Sud del mondo.

“La via della microfinanza” – appena arrivato in libreria – è un compendio completo, utile a tutti coloro che per ragioni culturali, di studio, professionali o imprenditoriali vogliano approfondire le dinamiche del microcredito. Un libro che coniuga teoria e pratica, numeri e testimonianze, e che mette in primo piano il valore etico del credito per la soddisfazione di bisogni essenziali o per creare una propria microimpresa.

Barnaba Trinca, a lungo professionista nel mondo del microcredito, racconta in primis le forme di povertà, disuguaglianza ed esclusione finanziaria che la finanza sostenibile intende contrastare. Ripercorre la storia della microfinanza dalle origini ai giorni nostri, le sue dinamiche e il suo funzionamento. Racconta le differenti modalità con cui si è sviluppata nel tempo, sia nei Paesi più poveri -a partire dalla Grameen Bank- sia in Europa e nel mondo occidentale. Senza trascurare le case history, tratte dall’esperienza di PerMicro.

La microfinanza si rivela, nelle pagine ricchissime di dati, di spunti di riflessione ed esperienze concrete, un efficacissimo strumento di inclusione e di equità, contro le disuguaglianze finanziarie che sovente sono alla base di emarginazione sociale, valorizzando la “leva” della fiducia e delle relazioni come ingrediente fondamentale dei sistemi economici, soprattutto in un periodo di crisi e recessione.

Così chiosa la sua prefazione Nazzareno Gabrielli, Vice Direttore di Banca Etica: “[La Microfinanza deve vincere] la sfida di tenere connesse le due dimensioni di chi agisce all’interno del perimetro della finanza eticamente orientata: generare un valore economico capace di rendere sostenibile l’attività di microcredito senza dipendere da fattori straordinari di tipo filantropico; e la capacità di generare un valore ambientale e sociale attraverso la propria azione”.

Il libro è completato da un’ampia appendice, con la normativa e le istituzioni di interesse, in Europa e in Italia, e da una vasta bibliografia.

“La via della microfinanza. Imprenditrici e imprenditori senza capitale”, di Barnaba Trinca 240 pagine, 15,00 €  ISBN 978-88-6516-393-1

L’autore

Barnaba Trinca è nato a Roma (1957) e si è laureato con lode alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “La Sapienza”, seguendo il personale interesse per le scienze sociali ed economiche. Ha lavorato presso la Banca Nazionale del Lavoro (Gruppo BNP Paribas), maturando esperienze a livello dirigenziale in molteplici attività del settore del credito e in diverse aree geografiche. La recente esperienza lavorativa quale Direttore Operativo di PerMicro Spa (TO), lo ha avvicinato al mondo del microcredito, potente strumento di inclusione finanziaria e sociale. Vive attualmente a Firenze ove s’interessa di microfinanza, delle innovazioni del mercato finanziario (con particolare interesse per il terzo settore e le reti di mentoring) e di volontariato.

Prefazione

Nazzareno Gabrielli, Vice Direttore di Banca Etica.

La Giornata Europea della Microfinanza e l’iniziativa della Rete Italiana Microfinanza – RITMI: il ruolo del microcredito in Italia durante e dopo l’attuale crisi sanitaria ed economica; gli interventi normativi ancora necessari.

03/11/2020 – In occasione, 29/10/2020, della sesta Giornata Europea della Microfinanza 2020 (organizzata da EMN, www.european-microfinance.org), RITMI – Rete Italiana Microfinanza (www.ritmi.org) ha previsto il lancio, il prossimo 6 novembre, di una campagna sui social media attraverso un video che promuova il microcredito quale strumento utile per un rilancio dell’economia italiana.

Il settore del microcredito in Italia sta dimostrando in modo convincente la sua resilienza durante l’attuale crisi, unendosi per superare le pressioni finanziarie, imparando costantemente gli uni dagli altri e, soprattutto, lavorando instancabilmente per rimanere sempre in contatto con le persone in povertà o escluse finanziariamente. Per il Presidente di RITMI, Giampietro Pizzo, questa giornata è “utile per sensibilizzare il pubblico più ampio sull’impatto sociale che la microfinanza può avere sull’economia italiana così colpita dalla crisi. È utile altresì ricordare ai responsabili politici che l’intervento pubblico a favore della microfinanza si traduce in concreti risultati sociali positivi”.

La condizione di esclusione finanziaria coinvolge in Italia un numero molto elevato di persone e imprese ed è doppiamente invalidante: da un lato, essa si ripercuote sull’effettiva equità socioeconomica, intesa come pari opportunità di accesso a servizi essenziali per la persona; dall’altro, essa ostacola pesantemente la possibilità da parte di micro e piccoli imprenditori di contribuire attivamente alla vita economica del Paese e al benessere delle comunità sociali di appartenenza. Il microcredito non è da intendersi semplicemente quale credito di piccolo ammontare ma è soprattutto attenzione alla persona, che porta ad accogliere, ascoltare e accompagnare chi si rivolge alle istituzioni di microfinanza, fino alla chiusura del programma di credito, e anche dopo, all’interno di un modello di sviluppo delle comunità locali, basato su equità, solidarietà e sostenibilità ambientale.

Il percorso iniziato nel 2010 (modifica del Testo Unico Bancario), reso operativo nel 2014 (emanazione dei decreti attuativi) e che ha portato nel 2016 all’avvio da parte di Banca d’Italia dell’elenco degli Operatori di Microcredito (12 quelli attualmente riconosciuti) richiede oggi di essere continuato e reso più agevole e proficuo attraverso una revisione puntuale dei decreti attuativi alla luce dell’esperienza maturata in questi anni. Appare chiaro inoltre che questo intervento normativo (per meglio definire l’ambito all’interno del quale operare e per ridurre vincoli e semplificare procedure) dovrà essere accompagnato da un’azione di sistema in grado di incidere in profondità sul fenomeno dell’esclusione finanziaria: ciò potrà avvenire solo se diverse misure pubbliche relative al welfare e alle
politiche attive del lavoro, a livello regionale e nazionale, dialogheranno operativamente con l’azione degli intermediari finanziari specializzati e socialmente orientati a contrastare l’esclusione finanziaria.

Un’azione di sistema, e non un intervento occasionale e straordinario, in grado quindi di rendere
ampia, strutturata e permanente l’offerta di microcredito e di microfinanza.

Il 29 ottobre in tutta Europa si celebra la Giornata europea della microfinanza, l’evento annuale di sensibilizzazione  del  settore  della microfinanza. Per questa 6a edizione, i numerosi eventi organizzati da EMN, MFC e i loro membri si sono spostati in un formato online per far fronte alle attuali  restrizioni sanitarie: PerMicro e il suo partner industriale BNL Gruppo BNP Paribas, infatti, hanno previsto un piano editoriale congiunto sui propri mezzi di comunicazione online.

L’impatto delle varie misure di blocco messe in atto in tutta Europa per combattere la pandemia di COVID-19 rimane incerto per i mesi a venire. Per il settore della microfinanza, che serve principalmente lavoratori autonomi e micro-imprenditori, il periodo di inattività forzata rappresenta una minaccia senza precedenti. Tuttavia, il settore ha dimostrato in modo convincente la sua resilienza durante questa crisi, unendo per superare le pressioni finanziarie, imparando costantemente gli uni dagli altri, e soprattutto lavorando instancabilmente per rimanere sempre in contatto con la realtà della crisi per quelle persone che sono finanziariamente escluse. Questa notevole gestione della crisi si è tradotta in innumerevoli iniziative che hanno contribuito a garantire la continuità aziendale, dalla ristrutturazione dei prestiti di massa alle soluzioni di coaching a distanza, fino al lancio di processi di firma elettronica che consentono l’erogazione di prestiti in condizioni gravemente avverse.

Questa edizione della Giornata europea della microfinanza è una celebrazione di questa resilienza, una grande opportunità per guardare indietro a tutte queste iniziative e mostrare il livello di cura e dedizione mostrato in questi tempi difficili. Per il direttore generale di EMN Jorge Ramirez, è anche “un promemoria per il pubblico più ampio che la microfinanza è tutto sul suo impatto sociale e un ottimo modo per ricordare ai responsabili politici che il denaro pubblico investito nel settore si traduce in risultati positivi netti grazie all’attività economica che consente“.

Gli sforzi coordinati del settore hanno portato all’adozione di varie misure di sostegno a livello europeo. In luglio, la Commissione europea e il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) hanno presentato le loro condizioni rafforzate nell’ambito dello strumento di garanzia EaSI per sostenere le micro e le imprese sociali in risposta al COVID-19. Due mesi dopo, a settembre, il Gruppo BEI ha lanciato un Fondo di garanzia paneuropeo ad alto volume da 25 miliardi di euro per sostenere la liquidità delle PMI durante la crisi.

Con una tale dimostrazione di resilienza e coordinamento, il settore europeo della microfinanza sembra ben attrezzato per le difficoltà dei mesi a venire. In combinazione con  altri grandi asset come l’imminente indagine europea sulla panoramica della microfinanza o i vari progetti avviati in relazione alla crisi, è pronta ad affrontare la tempesta fianco a fianco agli esclusi dal sistema bancario tradizionale.


A proposito della Giornata europea della microfinanza (EMD)

Lanciato nel 2015 come strumento per evidenziare l’impatto del settore della microfinanza in Europa da un punto di vista sociale ed economico, i principali obiettivi della Giornata europea della microfinanza  sono:

  • Sensibilizzare i cittadini europei sull’esistenza della microfinanza e sul suo valore per combattere la disoccupazione e l’esclusione sociale.
  • Attirare l’attenzione dei media europei su come la microfinanza sostenga i disoccupati e i cittadini europei esclusi dal settore finanziario tradizionale.
  • Scambiare esperienze all’interno del settore europeo della microfinanza dando visibilità al lavoro dei membri EMN e MFC.
  • Per consentire ai membri di attirare i riflettori sui loro risultati e missioni a livello locale

Nei mesi di aprile e maggio 2020 PerMicro ha avuto una due diligence da parte di MicroFinanza Rating finalizzata alla conferma dei requisiti per il mantenimento del certificato del Code of Good Conduct for Microcredit provision, valevole per l’ottenimento dei finanziamenti europei.

La valutazione di Microfinanza Rating, validata dallo steering group della Commissione Europea è stata basata sull’analisi della conformità di PerMicro rispetto 167 clausole applicabili. Dall’esame degli auditor, PerMicro risulta conforme per 158 di esse, pari al 94% del totale, registrando una crescita rispetto al 92% rilevato nella prima valutazione del 2017.

Il miglioramento è ancora maggiore se si considera che l’esame è stato condotto considerando PerMicro una “large” (e non più medium) institution, con inclusione di una dozzina di clausole supplementari, tipiche di aziende più strutturate.


Nel 2015 PerMicro era stata selezionata per far parte della fase pilota del progetto per testare lo strumento: durante questa fase la società ha collaborato con consulenti come MicroFinanza Rating e le istituzioni dell’Unione Europea.

Nel 2017 la Commissione europea ha consegnato a PerMicro il certificato di ottenimento relativo alla conformità al Codice europeo di buona condotta: è stata tra i primi operatori di microfinanza in Europa a riceverlo.

La situazione economica e sociale che si sta determinando in Italia, a seguito del diffondersi dell’epidemia di Covid-19, è di particolare gravità e drammaticità, soprattutto per le persone in condizione di vulnerabilità e per le microimprese più fragili.

Il tasso di esclusione finanziaria in Italia, già drammaticamente alto, rischia nei prossimi mesi di aggravarsi ulteriormente; se non si adotteranno misure tempestive e adeguate, molte persone si ritroveranno in povertà e molte imprese si vedranno costrette a cessare le loro attività. L’effetto sull’occupazione potrebbe essere devastante.

La Rete Italiana di Microfinanza ha accolto con favore le norme emanate dal Governo riguardanti il microcredito, contenute nel Decreto “Cura Italia”: si tratta di un incentivo per tutti i nostri operatori a rafforzare ed estendere il loro impegno a sostegno delle persone e delle imprese che versano in condizioni di necessità. Ma occorre fare di più, soprattutto nei prossimi mesi, perché, come bene ha indicato nei giorni scorsi l’ex-governatore della BCE, Mario Draghi, occorre una risposta forte e immediata a questo straordinario shock economico e sociale.

È indispensabile che l’intero ecosistema, con una attiva partecipazione delle istituzioni finanziarie e politiche europee e nazionali, metta a punto strumenti straordinari di finanza pubblica, in grado di contrastare la crisi di liquidità del sistema economico, e approntando un piano straordinario di investimenti per il rilancio dell’apparato produttivo del Paese.

Questo sforzo potrà essere effettivo solamente se si attiveranno sin da subito reti territoriali di assistenza tecnica e di erogazione di strumenti finanziari adeguati alla grave crisi delle imprese e alle difficoltà quotidiane delle famiglie.

Gli operatori aderenti a RITMI sono pronti a fare la loro parte intensificando la presenza territoriale e l’azione di ascolto, di accompagnamento e di finanziamento.

Ora più che mai il microcredito può dimostrare il suo ruolo essenziale di supporto all’economia, di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e finanziaria.

Per questo è indispensabile che le misure di intervento pubblico che si stanno discutendo in queste ore siano prese di concerto con chi ha esperienza diretta nei territori: l’obiettivo è di raggiungere con precisione e prontezza chi ha urgente bisogno di un sostegno finanziario rispondendo con efficacia a chi dovrà riorganizzare le proprie attività imprenditoriali in un mondo profondamente cambiato da questa crisi epocale.

Gli operatori di microcredito di RITMI saranno al fianco delle istituzioni nazionali e locali per rendere l’Italia di domani più forte e più equa.

 

Torino, 31 marzo 2020

Giampietro Pizzo
Presidente RITMI

 

Andrea Limone will take part to the Microfinance Summit 2020 in Rome: this year the event will focus on Tech innovations & mobile digital channels. Check the sessions our President will intervene in:

6th February 2020 | 13:00 – 13:30
SPEAKERS: Maximilian Kern, Andrea Limone

EaSI instruments in support of fintech and digitization

  • The European Investment Fund manages the European Commission’s Programme for Employment and Social Innovation (“EaSI”, funded by DG Employment). Among its instruments is the EaSI Capacity Building Investments (“CBI”) Window, supporting financial intermediaries to strengthen their institutional capacity;
  • Several case studies of intermediaries (including Fintechs/crowdfunding platforms) in the area of microfinance and social entrepreneurship finance that use the CBI proceeds to scale up and develop their IT infrastructure.

6th February 2020 | 15:30 – 16:00
SPEAKER: Sachin Vankalas, Andrea Limone, Paloma Perez Castanares, Andrew Shaw, Tatia Jajanashvili

PANEL DISCUSSION: DIGITAL TRANSFORMATION IS HELPING MFIS BUILDING THEIR BETTER FUTURE


7th February | 11:30 – 13:10

SPEAKERS: Andrea Limone, Bruno Cassola, Jan Dewijngaert, Valentina Patetta
COMPETENCE BETWEEN FINANCIAL INCLUSION AND SUSTAINABLE DEVELOPMENT OBJECTIVES (Successful case studies)
  • Microfinance as a way to social inclusion for detained people re-entering society
    – when microfinance meets Civil Society and Social Support;
    – enhancing opportunities for training and self-employment
    – the importance of a wide network of partners
    Andrea Limone, PerMicro S.p.A 
  • Banking vs. Non “bankable”! Italian way to business and personal microcredit through the cooperative banks
    – Banking the non bankables. An oxymoron?
    – Italian Cooperative Banks and financial inclusion through Microfinance. Some business cases developed by the Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA
    Bruno Cassola, ICCREA BANCA S.p.A. 
  • From social intent to social impact: measuring outcomes
    Jan Dewijngaert, Incofin Investment Management 
  • Improving financial inclusion through social impact assessment: the experience of Banca Etica
    – ethical finance and social impact assessment;
    – why does impact measurement really mean?
    – The added value for ethical banks and MFIs
    Valentina Patetta, Banca Etica

 

Cassa Depositi e Prestiti e FEI rafforzano la collaborazione a sostegno dell’economia italiana

  •  Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e Fondo Italiano d’Investimento (FII), sottoscrivono un accordo di co-investimento a supporto del Private Equity e Debt per le PMI.
  • Migliore accesso al finanziamento per le microimprese nei settori sociali e culturali, attraverso la collaborazione tra CDP e FEI già avviata nell’ambito del programma EaSI della Commissione Europea.

La Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, parte del gruppo BEI) riaffermano il loro impegno comune nei confronti delle imprese italiane.

Nella giornata di oggi, il FEI ha firmato un protocollo d’intesa con Fondo Italiano d’Investimento (FII), di cui CDP è l’azionista di maggioranza, per intensificare la collaborazione esistente nel settore del private equity e del private debt, dedicata alle PMI italiane, in piena coerenza con il Piano Industriale di CDP. Dal 2011 la collaborazione tra FEI e FII ha contribuito ad attivare investimenti per oltre 1,1 miliardi di euro in 22 veicoli di investimento.

Inoltre, attraverso la piattaforma di investimento “Social Impact Italia”, CDP e FEI annunciano che finanzieranno la principale istituzione di finanza etica italiana, Banca Etica, e il primo attore italiano del microcredito, PerMicro. Le due operazioni sono le prime in Italia a utilizzare il Programma “capacity building” dell’iniziativa UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) della Commissione Europea. L’obiettivo principale è sostenere Banca Etica e PerMicro attraverso l’apertura di nuove filiali, lo sviluppo di strumenti digitali e investimenti in risorse umane, rafforzando così l’accesso ai finanziamenti per le persone che non hanno accesso al sistema bancario tradizionale.

CDP e FEI hanno inoltre annunciato la selezione dell’imprenditore Alberto Chalon come il primo “business angel” del Fondo Caravella, comparto italiano dell’iniziativa pan-europea gestita da “European Angels Fund” (EAF). Pertanto, gli investimenti di Alberto Chalon in PMI innovative nelle fasi “seed” e “early stage”, saranno automaticamente supportate dal Fondo Caravella. Promosso congiuntamente da CDP e dal FEI nel 2018, il Fondo Caravella è finalizzato al supporto di startup e PMI innovative nazionali, in co-investimento con “business angels” italiani.

Nell’ambito della collaborazione tra CDP e FEI, si ricorda che – grazie al recente investimento in Eureka! FUND I – Technology Transfer – è stato raggiunto in anticipo l’obiettivo di allocare i 200 milioni di euro della piattaforma di investimento ITAtech, dedicata al supporto del trasferimento tecnologico in Italia. La piattaforma è stata lanciata dalle due istituzioni tre anni fa e viene gestita dal FEI.

“L’accordo firmato oggi consente di intensificare la collaborazione con il FEI, che negli anni ha già prodotto importanti risultati. Insieme potremo dare un supporto concreto ad iniziative di finanza etica e di accesso al credito, oltre a fornire nuovo slancio alle start-up innovative: sono tutte attività che rientrano nella mission di CDP per il Paese e che rappresentano un volano per la crescita, l’occupazione e la competitività”, ha aggiunto Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di CDP.

La nostra ormai lunga collaborazione con CDP è una storia di grande successo“, ha commentato Pier Luigi Gilibert, Amministratore Delegato del FEI. “Le nostre iniziative comuni, anche con il sostegno di programmi europei come EaSI, stanno veramente facendo la differenza per molte aziende italiane, dalle start-up alle microimprese, e dalle PMI alle Mid-Cap. L’innovazione e l’accesso al finanziamento sono tuttora delle priorità per l’Italia e il FEI è qui per sostenerle.”

 

Un nuovo metodo per calcolare l’impatto della microfinanza sui sistemi sociali e per permettere una valutazione più attenta del ruolo del microcredito nel suo confronto con altre politiche di welfare è l’oggetto del seminario di presentazione dei risultati della ricerca svolta dal CeSPEM dell’Università Cattolica di Piacenza insieme all’Università di Parma, Microfinanza srl e la Rete Italiana di Microfinanza.

Il seminario si terrà il 28 novembre a partire dalle 9.30 in Università Cattolica a Piacenza (presso il Meeting Center “Il fienile”) e avrà come obiettivo la presentazione dei risultati di tre anni di ricerca svolta per conto della Banca Europea degli Investimenti e del Fondo Europeo degli Investimenti.

L’Unione Europea sta investendo in modo crescente nel settore della microfinanza, allo scopo di sostenere la creazione e lo sviluppo di imprese promosse da persone che, per differenti ragioni, non hanno accesso ai tradizionali circuiti del credito bancario. Per questo il Fondo Europeo degli Investimenti e il programma EASI – Employment and Social Innovation – mette a disposizione molteplici strumenti finanziari (linee di finanziamento e garanzie) e risorse dedicate per l’attività di assistenza tecnica di cui le microimprese abbisognano al fine di realizzare i loro piani di investimento.

Una misurazione corretta dell’impatto di queste azioni non può essere sintetizzata dagli indicatori tradizionali della finanza di impresa ma deve essere estesa all’insieme di dimensioni economiche, sociali e ambientali coinvolte. Una delle conclusioni più interessanti della ricerca è quella di aver sviluppato una metodologia che permette di considerare gli impatti sull’occupazione, sulla qualità della vita e sulla diminuzione del rischio di esclusione sociale, nonché sull’aumento della probabilità di accesso al credito tradizionale. Considerando questi effetti, il tasso di rendimento sociale (social return on investment) può arrivare a raddoppiare attraverso azioni di microcredito. Le analisi sono state condotte in Bosnia, Italia e Spagna. Il team di ricerca ha visto la partecipazione di Giulio Tagliavini e Lucia Poletti dell’Università di Parma, di Giampietro Pizzo e Katia Raguzzoni di Microfinanza, di Riccardo Grazioli dell’Università Cattolica, di Antonella Notte e Domenica Federico dell’Università della Calabria, e di Andrea Calzolari esperto di microcredito.
Il rapporto sarà illustrato nel corso dell’incontro alla presenza di Salome Gevatdze e Simone Uccheddu di FEI
e di Giuseppe Torluccio della Grameen Foundation Italia.

Nel pomeriggio una importante tavola rotonda, coordinata da Giampietro Pizzo, presidente della Rete Italiana di Microfinanza – RITMI, vedrà la partecipazione di esperti del settore. Parteciperanno al dibattito: Franco Egalini della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Donata Folesani di ART-ER, Laura Foschi di ADA Luxembourg, Andrea Limone di PerMicro, Marco Mazzoli dell’Università di Genova, Susanna Piccioni della Fondazione Don Mario Operti, Patricia Pulido di ACAF, Fabio Salviato di SEFEA Impact e Pier Paolo Ficarelli di Penso a Te – Educazione Finanziaria per Migranti. Un ricco parterre che metterà in evidenza le implicazioni e gli impatti economici e sociali delle politiche di microcredito.

Scarica il programma del seminario!

This year, BNP Paribas celebrates 30 years of financing and services to MFIs. The Group, in line with its Corporate Social Responsibility strategy, is one of the most active banks in this sector.

In three decades, the Group’s support to microfinance has reached 900 million euros (amount of authorizations). Today, the number of borrowers indirectly financed by BNP Paribas is 2.2 million, of whom there are no fewer than 1.8 million women worldwide.

To pay tribute to these women, BNP Paribas has launched the project “Little Big Movement”, which aims to describe the journey and stories of these women micro-entrepreneurs. PerMicro, whose industrial partner is BNL BNP Paribas, is proud of having contributed to the reduction of poverty and inequality by delivering microcredits in Italy since its foundation in 2007.

Take a look at Cristina‘s business, one of PerMicro’s customers in Rome: her personal and professional story, her tone of voice and her final sentence, will conquer you!

Discover more stories of women entrepreneurs who were supported by BNP Paribas on the dedicated website: www.group.bnpparibas/en/microfinance30years

Nell’ambito del programma di formazione su Rural and Agricultural Finance organizzato dalla FAO e dal Boulder Institute of Microfinance a Torino, il 26 luglio è stata organizzata una visita sul campo per i circa 40 partecipanti del corso provenienti per lo più da Africa e Asia.

PerMicro ha predisposto e accompagnato la visita a Blerim e Carmen, dei clienti della filiale PerMicro di Torino che nel 2015  hanno avviato l’impresa agricola “L’Orto di Carmen”, ormai di grande successo, a Borgofranco d’Ivrea.

Nell’Orto di Carmen si pratica un’agricoltura biologica nel rispetto della natura circostante, cercando di garantire la maggior biodiversità possibile e quindi offrire prodotti sani e buoni. Nel pieno rispetto della natura, per la coltivazione di ortaggi di stagione e di piccoli frutti, non vengono utilizzati alcun tipo di prodotti chimici o erbicidi; viene utilizzato nylon biodegradabile e la rimozione delle erbe infestanti avviene manualmente. Da poco è stato introdotto anche un pollaio per la produzione di uova fresche.
Ad oggi l’azienda si estende su 5 ettari di cui 3000mt di coperto non riscaldato, il tutto con certificazione biologica ICEA. Blerim e Carmen coltivano tutti i tipi di ortaggi, seguendo la stagionalità e la tipicità del luogo. Pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, fragole, gentilina, misticanza, salanova, ghiaccio, valeriana, rucola, foglia di quercia, zucca, friggitelli, fagiolini, mirtilli, lamponi, more, cavoli, cavolfiore, cavolo nero, romanesco, finocchi, broccoli, porri, porro di cervere, indivia, scarola, catalogna, pan di zucchero, radicchio lungo, radicchio tondo, patate, cipolle, romana, trevisana variegata, spinacio, cime di rapa, rape. Infine, oltre a quelli già esistenti in produzione, i due sposi hanno provveduto al trapianto di nuovi alberi da frutto (prugne, ramasin, pesche tabacchiere, pesche pasta gialla e bianca, albicocche, pere, mele, ciliegio).

L’obiettivo della visita è stato quello di sentire, dal punto di vista di PerMicro, che tipo di analisi è stata fatta, che tipo di strumenti finanziari e non, si utilizzano per la riduzione e la gestione del rischio; e, al tempo stesso, sentire dal punto di vista del cliente l’esperienza complessiva nella relazione con PerMicro e con il Rotary Distretto 2031 che ha garantito il prestito e accompagnato i giovani imprenditori.