Andrea Limone, Amministratore Delegato di PerMicro, sarà tra i formatori dell’iniziativa co-organizzata da Università Cattolica del Sacro Cuore, Progetto MEMI (cofinanziato dalla Banca Europea degli Investimenti), RITMI, Microfinanza, CeUB Bertinoro, Università di Parma, Grameen Foundation Italia, Yunus Social Business Centre, e Finman Group.

Si tratta di un corso di formazione residenziale di 3 giorni dal titolo ‘Inclusione finanziaria, strumenti e migliori pratiche’ che si terrà dal 27 al 29 novembre 2019 nello splendido contesto di Bertinoro sulle colline Forlivesi in Emilia Romagna.

I temi trattati da docenti di esperienza internazionale saranno i seguenti:

  • Oltre il prestito – a chi prestare, quanto e come. Un percorso mirato a sviluppare le competenze sul disegno di prodotti finanziari innovativi che rispondano alle esigenze dei clienti.
  • Credit scoring system – raccogliere a analizzare dati qualitativi e quantitativi per valutare il profilo di rischio del cliente.
  • Gestione dati – la raccolta e la costante analisi dei dati sono un aspetto fondamentale dell’operatività e della strategia delle istituzioni finanziarie.
  • I benefici della cloud technology  – l’uso di una adeguata piattaforma tecnologia rappresenta oggi per il settore una opportunità. Quali i benefici e le modalità operative.
  • Outcomes (risultati) e analisi di impatto – le istituzioni di microfinanza hanno iniziato a misurare l’impatto della loro offerta di prodotti e servizi finanziari e non finanziari. L’importanza di adottare procedure e pratiche efficaci per misurare l’impatto delle attività proposte.

Consulta il programma completo.

Dove: Il Centro Residenziale Universitario di Bertinoro è una Cittadella della Cultura all’interno di un piccolo borgo in Romagna, nato per formazioni residenziali in un contesto artistico, paesaggistico ed enogastronomico tipici di questa Regione.

Per informazioni:

Costo di iscrizione: 750 Euro a persona o  625 Euro a persona qualora si iscrivano 2 o più persone della stessa organizzazione

Il costo include: percorso formativo, coffee breaks, cena di gala, networking e eventi informali

Costo di alloggio: 150 Euro a persona o 125 Euro a persona qualora si iscrivano 2 o più persone della stessa organizzazione, per le 3 notti di soggiorno in pensione completa e in camera singola

Costi non inclusi: viaggio di andata e ritorno per raggiungere Bertinoro / Forli Italia

Sede del corso: www.ceub.it

Per informazioni:  jbazzoli@ceub.it – +39 0543 446500

Registrazioni al corso: http://apps.unicatt.it/formazione_permanente/piacenza_scheda_corso.asp?id=15225

 

Le registrazioni sono attive dal 20 giugno al 30 settembre 2019.

Il corso sarà attivato al raggiungimento di un numero minimo di 20 partecipanti.

La Conferenza Annuale 2019 dello European Microfinance Network si svolgerà il 6 giugno nella città di Vienna.

L’evento sarà un incontro di menti e idee e sarà l’occasione perfetta per i partecipanti di fare rete, ispirarsi e connettersi con i loro colleghi.

Quest’anno, la Conferenza annuale dell’EMN si concentrerà sugli aspetti più importanti evidenziati dai suoi membri dei precedenti 15 eventi annuali: Networking, Ispirazione e Sviluppo. Più che mai, l’obiettivo della conferenza è incoraggiare i partecipanti a connettersi per prepararsi al futuro.

Scopri il programma su www.emnconference2019.com!

In Italia è difficile fare impresa, soprattutto per i giovani.

Hanno idee, competenze e la voglia di mettersi in gioco, ma poca esperienza e troppo spesso devono confrontarsi con un contesto complicato e da soli non riescono a realizzare il loro sogno di aprire un’impresa.

I nostri partner dell’associazione MicroLab hanno una soluzione: un percorso di formazione che fornisce gratuitamente strumenti pratici per iniziare da zero un’avventura imprenditoriale.

L’Associazione MicroLab Onlus da 16 anni, grazie alla sua rete di Business Mentor Volontari, forma e accompagna gratuitamente i giovani che vogliono aprire un’impresa attraverso il business mentoring, e corsi di formazione gratuiti Up to Youth.

“Up To Youth” è una serie di eventi formativi rivolta ai giovani che vogliono aprire un’impresa. L’obiettivo è aiutare chi vuole crearsi un lavoro fornendo strumenti pratici e il supporto di un Business Mentor, persona esperta che mette a disposizione gratuitamente le proprie competenze per il successo dell’impresa.

L’obiettivo della campagna di crowdfunding “Fare Impresa, che Impresa!” è di triplicare l’impegno e aggiungere altre tappe ai percorsi Up to Youth già programmati, per arrivare anche in regioni dove fino ad ora non siamo riusciti a portare il nostro sostegno ai giovani, per consentire ad ogni ragazzo di avere a disposizione un’opportunità di crescita professionale nella sua zona.

Volentieri aiutiamo a promuovere questa campagna di crowdfunding per consentire di offrire ai giovani  l’opportunità di crearsi un lavoro. I giovani che parteciperanno ai corsi di formazione gratuiti avranno la possibilità di essere seguiti sempre gratuitamente da un Business Mentor, che li aiuterà a sviluppare un piano di business sostenibile e li supporterà, con la sua esperienza, nelle fasi di startup contribuendo al successo dell’impresa.

Dona per sostenere il progetto “Fare Impresa, che Impresa!” e sostieni i giovani che vogliono fare impresa!

 

Created in 2007, PerMicro is specialised in microcredit. Initially only operating in Turin, PerMicro now operates in 12 Italian regions and has 16 branches. It is the first Italian microcredit company that professionally manages all phases of a micro company project: scouting, preliminary inquiry, risk assumption, and follow up. PerMicro finances up to 25,000 EUR for companies or up to 10,000 EUR for families and is designed for people who do not have easy access to traditional bank credits.

Since 2015, PerMicro has been measuring its social impact by defining an ad hoc methodology with the support of the Centro Tiresia of Politecnico di Milano. At the same time, PerMicro also underwent several other standardised certifications / ratings.

The European Microfinance Network asked PerMicro to write a Good Practice on this topic, with the following objective: to demonstrate the usefulness and the need to measure impact and social performance through standardised methodologies (as requested by some stakeholders), as well as the importance of defining and using an ad hoc methodology for measuring social impact in terms of output, outcome and impact.

If you are interested in reading the good practice, you can download here the document.

Il 3 ottobre 2018 Andrea Limone, Amministratore Delegato di PerMicro, è stato eletto all’interno del Board of Directors dello European Microfinance Network (EMN) in occasione dell’Assemblea generale dei soci e della conferenza annuale organizzata quest’anno congiuntamente con il Microfinance Centre.

Si conferma l’impegno di PerMicro, anche a livello europeo, allo sviluppo e alla diffusione della microfinanza come opportunità di inclusione sociale e finanziaria per soggetti svantaggiati.

Il Board EMN

La rete europea di microfinanza è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da un massimo di sette organizzazioni, scelte tra i membri della rete. Almeno due terzi dei membri del consiglio di amministrazione devono essere Istituti di Microfinanza e non più di due membri possono provenire dallo stesso paese europeo.
Ogni membro del consiglio di amministrazione è nominato per un periodo di tre anni e può essere rieletto un massimo di due volte.

People and the Digital Revolution:

Advancing Our Social Mission through Technology

 

Il Microfinance Center (MFC) e lo European Microfinance Network (EMN) terranno la loro conferenza annuale congiunta, in collaborazione con Seed Capital Bizkaia Micro, dal 3 al 5 ottobre 2018 a Bilbao, in Spagna.

Quest’anno la conferenza congiunta MFC e EMN si concentrerà sulle implicazioni della rivoluzione digitale nell’inclusione finanziaria e sociale. L’obiettivo sarà esplorare in che modo le istituzioni di microfinanza possono essere proattive e sfruttare al massimo la tecnologia per offrire opportunità preziose agli imprenditori, alle start-up e alle imprese sociali.

Andrea Limone, AD di PerMicro, interverrà al workshop #13 di venerdì 5 ottobre “Impact comes from action” (h 11-12.15): questo seminario analizza due casi di misurazione dell’impatto sociale con lo scopo di coinvolgere gli attori del mercato (policymakers, investitori, istituti di microfinanza) in uno scambio di punti di vista sulle pratiche attuali e future nella misurazione dell’impatto.

 

Programma dell’evento.

 

Nasce lo sportello per fare impresa e abitare nelle terre alte

Nell’ambito del progetto InnovAree nasce “Vado a vivere in montagna”, lo sportello che consente a chi vuole sviluppare un progetto di impresa nelle terre alte del Piemonte di usufruire di un servizio gratuito di mentorship, networking e matching con enti interessati a supportare, attraverso strumenti di microcredito e finanza etica, progettualità in queste aree. InnovAree è un progetto promosso da Accademia Alte Terre, Collegio Carlo Alberto, Uncem e SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale.

INNOVAREE
InnovAree mira allo sviluppo delle aree interne e montane piemontesi, mettendo in relazione la “domanda di montagna” di cui sono portatori tanti soggetti a vocazione imprenditoriale (giovani, innanzitutto) e l’offerta di (micro)credito a livello regionale legata alla presenza di un importante tessuto locale di attori disponibili a valutare investimenti in questa direzione. L’11 gennaio 2018, la Direzione Generale dell’Agricoltura della Commissione Europea ha pubblicato una serie numerosa e approfondita di dati, da utilizzare come indicatori di contesto per la valutazione ed il monitoraggio delle misure della politica di sviluppo rurale (PSR) che ha permesso di leggere in
maniera diversa il territorio.

UN PATRIMONIO IMMATERIALE CHE RISCHIA DI ANDARE DISPERSO
In relazione alla struttura per classi di età dei titolari di aziende agricole si possono ricavare i seguenti dati: gli imprenditori agricoli con età inferiore a 35 anni, determinati dall’ultima analisi sulle strutture agrarie del 2013, sono il 5,9% del totale nell’Ue (28 paesi membri) ed in Italia sono il 4,5%. Rispetto al 2010, l’incidenza dei giovani è diminuita (erano il 7,5% nella Ue ed il 5,1% in Italia). Si assiste all’invecchiamento della classe degli agricoltori, a dispetto dei tanti sforzi fatti dalle politiche europee e nazionali.

I NUOVI MONTANARI
La difficoltà di categorizzare quanti in questi ultimi anni stanno scegliendo di trasferire la propria vita ed attività lavorativa in montagna rende difficile far emergere attraverso i dati il profilo dei “Nuovi Montanari”. La ricerca condotta dall’associazione Dislivelli pubblicata nel volume “Nuovi montanari – abitare le alpi nel XXI secolo” (2014) ne evidenzia alcune caratteristiche: sono spesso famiglie giovani, ma anche uomini e in minor numero donne, che scelgono di andare a vivere in montagna alla ricerca di una migliore qualità di vita e di nuove opportunità lavorative. Si tratta di persone con profili professionali ed educativi medio/alti e spesso capacità imprenditoriali che vengono prevalentemente dalle aree urbane.

MANCANZA DI CREDITO E STRUMENTI FINANZIARI
InnovAree mira ad agire sui fattori che fanno da deterrente per chi desidera sviluppare nuove progettualità nelle terre alte. Un primo workshop è stato condotto l’11 novembre 2017, coinvolgendo diversi stakeholder: imprese di successo attive nelle aree interne, fondazioni bancarie, enti di (micro)credito e di finanza etica. Le testimonianze portate e gli interventi che li hanno seguiti hanno dimostrato come le aree interne e montane del Piemonte costituiscano una porzione molto importante del territorio regionale (considerando il dato che oltre il 40% del
territorio piemontese è montano). Pur risultando ad oggi sotto-valorizzate e in larga misura spopolate, queste aree costituiscono il luogo di elezione per numerose attività imprenditoriali che si propongono di innovare il settore agro-silvo-pastorale e sviluppare servizi ad elevata intensità relazionale.

“VADO A VIVERE IN MONTAGNA”
“Vado a vivere in montagna” è un servizio che si rivolge a quanti (neo-laureati, liberi professionisti a partita Iva, associazioni, organizzazioni non profit, imprese già costituite o costituende, imprese sociali) hanno intenzione di sviluppare progetti di vita e di lavoro nelle montagne piemontesi, a partire dai settori:
● agro-silvo-pastorale,
● servizi alla persona
● turismo sostenibile
● agricoltura sociale
● energie rinnovabili
● cultura e promozione del territorio
● recupero dell’edilizia dismessa a fini produttivi e comunitari.

Gli interessati potranno presentare le proprie idee imprenditoriali così come le iniziative già attive che intendono ulteriormente sviluppare: tramite un colloquio mirato potranno esporre i principali elementi progettuali e gli obiettivi che intendono raggiungere. Potranno così ricevere supporto di orientamento rispetto a questa scelta ed essere messi in contatto con mentor esperti di strumenti di microfinanza ed imprenditori che stanno sviluppando progettualità nelle aree interne. Le proposte così raccolte andranno a costituire un database di progetti supportabili tramite il micro-credito e l’apporto degli strumenti della finanza etica.

Grazie alla sinergia a livello territoriale con operatori della finanza agevolata, nei prossimi mesi il progetto InnovAree avrà come obiettivo principale quello di mettere in relazione gli imprenditori (o potenziali tali) interessati a sviluppare iniziative nelle terre alte piemontesi con gli attori che possono offrire particolari strumenti di credito, ritagliati sulle necessità di chi intende fare impresa in montagna.

Il servizio sarà attivo a partire da 14 Febbraio 2018, tutti i giovedì (su prenotazione) dalle 10:00 alle 17:00, presso Rinascimenti Sociali (in via Maria Vittoria, 38 a Torino. Per accedere al servizio è necessario fissare un appuntamento con il responsabile dello sportello, Dr. Andrea Membretti, tramite e-mail (vivereinmontagna@socialfare.org).

 

Leggi l’intero comunicato stampa.

‘Financial instruments funded by the European Social Fund – boosting social impact’
8 – 9 March 2018, Brussels

The European Commission, Directorate-General for Employment, Social Affairs and Inclusion (DG EMPL), supported by the European Investment Bank, is pleased to announce the Second fi-compass ESF Conference, taking place on 8 and 9 March 2018 in Brussels, Belgium.

The 2-day conference will be opened by Ms Marianne Thyssen, European Commissioner for Employment, Social Affairs, Skills and Labour Mobility. Further distinguished speakers will present at the conference key topics related to financing social inclusion and social impact investing in the 2014-2020 programming period in a variety of thematic sessions.

PerMicro will take part at the Conference by holding one of the two parallel sessions on 9th March: these sessions will offer participants a chance to explore two practical topics related to the conference main themes in an interactive and informal way.

14:30 – 15:45 FI-Lab A
How much impact do you expect from microfinance?
Facilitation: Mr Andrea Da Pozzo, DG Employment, Social Affairs and Inclusion, European Commission
Mr Andrea Limone, CEO, PerMicro, Italy
Ms Giulia Boioli, Communication Manager, PerMicro, Italy

In this interactive session, participants will learn about measuring social impact of microfinance institutions (MFIs) in a practical, participatory way.

 

 

The conference programme can be found here.

The Speaker Biographies can be found here.

 

In this conference, participants can expect to get an overview on:

  • The recent developments in social impact investing and innovative financing solutions across the EU
  • The role of the EU and the ESF in social financing today and tomorrow
  • How the effect of financial instruments on the development of social policies is perceived
  • The opportunities provided by ESF financial instruments for EU Member States and regions
  • Importance of microfinance in promoting self-employment and entrepreneurship
  • How social entrepreneurship and social inclusion can be supported
  • The support options available to Member States and managing authorities and on further support available from cooperation between the European Commission and European Investment Bank Group (EIB Group) for social inclusion and social impact.

 

2nd ANNUAL MICROFINANCE SUMMIT | 25th-26th January 2018 | Vienna, Austria

The 2nd Microfinance Conference will address the different perspectives between the West and the East MFIs and institutional framework challenges they are receiving in the Microfinance world. This Summit focuses on last regulations and legislations, the inclusion of non-developed segments in the Microfinance industry, social impact investing, the latest market trends, besides the technological innovations and innovative services.

In particular, Andrea Limone, CEO at PerMicro, will speak in the following panel:

13:30 – 15:00 || SPEAKERS: DIMITRIOS NIAFAS, PETER SUREK, ANDREA LIMONE

SOCIAL IMPACT INVESTING AT MICROFINANCE

EASI 2014-2020: EU LEVEL FINANCIAL INSTRUMENTS TO SUPPORT EMPLOYMENT AND SOCIAL INNOVATIONS

  • Range of Financial instruments under EaSI and EFSI to improve access to finance for micro and social enterprise
  • Current status of implementation
  • Next step of the EaSI microfinance and social entrepreneurship financial instruments

ARE WE TALKING STATISTICS OR REAL IMPACT? SOCIAL IMPACT MEASUREMENT AT ERSTE

  • Why bother to impact assessment?
  • Why is portfolio statistics just not enough?
  • What says the theory of change?
  • How to perform impact assessment efficiency?

PERMICRO: SOCIAL IMPACT EVALUATION OF AN MFIS

  • Why an outsourcing of the Social impact evaluation?
  • The design of an ad hoc methodology for the evaluation
  • Result and impact of PerMicro in Italy: customers and states

 

Download the brochure.

 

 

ONLINE il PRIMO RAPPORTO EUROPEO SULLA FINANZA ETICA E SOSTENIBILE

Scarica la ricerca integrale a cura di: Matteo Cavallito, Emanuele Isonio, Mauro Meggiolaro

PerMicro è menzionata nel primo rapporto europeo sulla finanza etica e sostenibile a cura di Banca Etica: a pag. 84-85 è intervistato Andrea Limone, amministratore delegato, e a pag. 101-102-103 si parla dell’attività delle imprese Manukafashion e Soundreef, da noi finanziate.

La finanza etica è molto diversa da quella speculativa e proprio per questo, permette di conservare o aumentare il valore economico dei propri risparmi nel tempo e di aggiungere all’ultima riga dell’estratto conto una serie di altri valori, come il rispetto per l’ambiente, la lotta contro i cambiamenti climatici, il diritto alla casa, l’inclusione delle persone e delle organizzazioni tradizionalmente escluse dai circuiti finanziari ordinari.

Questo emerge dalla prima ricerca sulla finanza etica e sostenibile in Europa – realizzata dalla Fondazione Finanza Etica – e presentata il 28 novembre a Montecitorio nell’ambito di un seminario che abbiamo organizzato insieme al coordinamento dei soci di riferimento, a un anno dall’approvazione della prima legge che riconosce il valore della finanza etica e sostenibile.

IL PRIMO RAPPORTO EUROPEO SULLA FINANZA ETICA
La somma delle attività di finanza etica e sostenibile in Europa descritte nel rapporto è pari a 715 miliardi di euro: quasi il 5% in rapporto al prodotto interno lordo totale dell’Unione europea (nel sommare i dati i ricercatori hanno tenuto molto strette le maglie per non includere i prodotti finanziari o creditizi che si definiscono “etici” ma sono annacquati dal marketing, perché anche l’etica può essere un argomento per vendere di più). Ecco come sono suddivisi questi 715 miliardi:

  • 39,80 miliardi rappresentano gli attivi delle circa 30 banche etiche e sostenibili europee, che a fine 2016 hanno concesso crediti per un totale di 29,33 miliardi di euro a decine di migliaia di progetti per l’inclusione sociale, la tutela dell’ambiente, la cultura o la cooperazione internazionale. Di queste banche si parla nella prima parte della ricerca, dove si presenta anche un confronto inedito tra la loro redditività e quella delle grandi banche commerciali europee. Il risultato è una vittoria su tutta la linea da parte delle banche etiche. In particolare la ricerca si sofferma sul rapporto prestiti/attivi delle banche (dati 2016), evidenziando come questo sia del 73,42% per le banche sostenibili contro il 38,53% per le cosiddette banche sistemiche o “too big to fail”. E’ una differenza enorme, in pratica le banche etiche e sostenibili erogano il doppio di prestiti a parità di attivo rispetto a quelle di maggiore dimensione. Le banche etiche si confermano anche più solide e resilienti: negli ultimi 10 anni i loro rendimenti sono stati costanti.

 

  • 493 miliardi sono stati invece investiti in fondi socialmente responsabili e quindi in azioni e obbligazioni di imprese quotate in borsa o in titoli di Stato, tutti selezionati in base una serie di criteri di sostenibilità: niente armi, gioco d’azzardo, petrolio, carbone o tabacco. Via libera, invece, per le società e gli Stati “migliori della classe”: che investono nelle energie rinnovabili, adottano sistemi di gestione ambientale certificati e non sono coinvolti in alcun tipo di controversie gravi. Di questi fondi si parla nella seconda parte del rapporto, con particolare attenzione alle definizioni che sono importantissime per riuscire a distinguere chi investe veramente in modo responsabile da chi, invece, vuole solo dipingere normali prodotti finanziari di verde per attrarre nuovi “segmenti di clientela”.

 

  • 2,54 miliardi di euro sono l’ammontare dei microcrediti concessi in Europa. Una cifra piccola rispetto ai crediti delle banche etiche e gli investimenti dei fondi socialmente responsabili ma che rappresenta la somma di centinaia di migliaia di piccoli prestiti che fanno la differenza. Il microcredito, reso famoso dal “banchiere dei poveri”, il bengalese Muhammad Yunus, premio Nobel per la pace nel 2006, si è dimostrato valido anche per le esigenze di 750mila europei: prestiti da poche migliaia di euro che hanno permesso l’avvio di attività imprenditoriali di successo o per far fronte a bisogni temporanei di liquidità. C’è chi con quei soldi ha aperto una sartoria che lega Italia ed Africa, chi ha lanciato una start-up diventata milionaria e chi, più modestamente, ha pagato le spese mediche per l’assistenza di un parente. Donne e uomini che non sarebbero mai riusciti a ottenere un finanziamento da una banca tradizionale perché considerati “non bancabili”: disoccupati o con un lavoro precario o poco remunerato oppure giovani con idee innovative ma senza capitali per realizzarle.

 

  • E infine i titoli obbligazionari verdi (green bond), attraverso i quali le imprese e le amministrazioni si indebitano sul mercato per finanziare progetti ambientali, sono esplosi nel biennio 2013-2014 e da allora continuano a crescere. In Europa, secondo l’ultimo dato aggregato dello scorso anno, il valore dei titoli green in circolazione è pari a 178 miliardi di euro. Marginali ma in forte espansione, i social impact bond stanno invece finanziando progetti di welfare per un totale di 273 milioni di euro. Una delle nuove frontiere della finanza etica e sostenibile che viene approfondita nella quarta parte della ricerca, tra molte luci e alcune ombre.

[fonte Banca Etica/Blog]